il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

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venerdì 4 giugno 2010

Sabotaggio in alto mare

SCRITTO DA GRETA BERLIN | 03 GIUGNO 2010
POSTED IN NEWS

FOR IMMEDIATE RELEASE

(Cipro 4 giugno 2010) Martedì il colonnello Itzik Tourgeman ha affermato alla Knesset Defense and Foreign Affairs Committee che altre due barche stanno provando a rompere il blocco navale di Gaza. Il capo delle indagini ha detto "Le barche non hanno raggiunto il loro obiettivo poichè è stata intrapresa contro di loro un'azione segreta"http://www.israelnationalnews.com/News/Flash.aspx/187299

Abbiamo dei sospetti su due delle nostre barche la Challenger 1 e la 2 e sui problemi meccanici che hanno avuto quando sono salpate insieme alla flotta, ma non diremo nulla finchè non potremo provarlo. Anche se non avremmo bisogno di provarlo. Quel che ha detto Israele già è una prova.

The Guardian ha pubblicato un articolo il giorno stesso dicendo,

Israel ha dato chiare indicazioni oggi che i suoi militari hanno segretamente sabotato alcune delle barche dirette a Gaza insieme alla freedom flotilla.

A Matan Vilnai, vice ministro della difesa, è stato chiesto in un'intervista sulla radio israeliana, se non ci sarebbe potuta essere un'alternativa migliore all'assalto diretto. Lui ha risposto che "tutte le possibilità sono state considerate" aggiungendo che "il fatto è che c'erano meno delle 10 barche che era previsto partecipassero alla flotta".

Un ignota fonte dell'IDF che ha informato la commissione Knesset degli affari esteri e della difesa sulla largamente criticata intercettazione armata della flotta in mare, ha parlato di "un'operazione grigia" che è stata organizzata contro la flotta.

Siamo stati fortunati che i nostri due capitani fossero molto ben addestrati e siano stati capaci di sbarcare i passegeri sani e salvi.

Così faremo si che la Rachel Corrie sia ben protetta e che Israele capisca che qualsiasi cosa succeda alla barca i passeggeri e il suo equipaggio riposeranno con Israele. Come risultato di queste minacce abbiamo intenzione di portare la Rachel Corrie in un porto perchè possano salire a bordo personaggi più famosi e insistiamo con l'invitare a venire con noi i giornalisti di tutto il mondo.

E il sabotaggio può avvenire anche con le parole. Su Haaretz di oggi Barak Ravid ha detto,

"Sembra imminente una soluzione diplomatica per far si che la Rachel Corrie attracchi sana e salva nel porto di Ashod. Secondo i diplomatici europei e gli ufficiali del ministero degli esteria Gerusalemme, nei giorni passati ci sono stati scambi di messaggi molto pacati tra Israele e il gruppo delle persone sulla nave, per permetterle di attraccare in porto "

Anche questo è sabotaggio! Abbiamo chiamato Haaretz e il giornalista. Non ci hanno risposto nè richiamato.

NON ABBIAMO NESSUNA INTENZIONE, NE' L'AVREMO MAI, DI ATTRACCARE NEL PORTO DI ASHOD.

Contact: Greta Berlin 00 357 99 18 72 75

Mary Hughes, 00 357 96 38 38 09


fonte - freegaza.org

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