il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



domenica 26 febbraio 2012

VAL SUSA: UN CORTEO IMPONENTE, UNA REPRESSIONE PREMEDITATA CHE NE ANNUNCIA MOLTE ALTRE. E’ INDISPENSABILE CHE L’UNITA’ RAGGIUNTA IN VALLE SI TRASFORMI IN UN PROGETTO NAZIONALE. (Agnoletto)

foto di Fabio Dovana

Oggi pomeriggio ho partecipato alla manifestazione in val Susa: enorme, colorata, pacifica e consapevole della propria forza. Sindaci, molti, e movimento uniti come non si vedeva da tempo; una risposta che non ammette repliche a chi, per l’ennesima volta con i recenti arresti, ha tentato di criminalizzare e intimidire il movimento.
Troppo per un governo cogestito da PDL e PD, gli azionisti politici di riferimento delle aziende che gestiscono gli appalti della TAV in una logica totalmente bipartisan. Gli stessi partiti che hanno rinnovato come un solo uomo la fiducia ai vertici della polizia condannati nei processi per il G8 di Genova. Gli stessi vertici che hanno ordinato l’assalto a sangue freddo nella stazione di Torino contro chi rientrava a casa dopo la manifestazione. 
Un blocco di potere che vede al governo uomini (e donne) provenienti dai consigli di mministrazione delle principali banche, dai fondi finanziari internazionali, da consulenze d’oro con multinazionali interessati direttamente al giro d’affari che ruota attorno alla TAV.
Non molleranno l’osso facilmente. La recente intervista del capo della polizia lo spiega chiaramente: per riprendere i lavori hanno esplicitamente messo in conto incidenti di percorso, ossia l’incolumità della popolazione della valle è un optional che può essere ignorato.
Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che lo scontro attorno alla TAV, va ben oltre l’alta velocità e la sola val Susa: lo scontro, il confronto, è con chi vuole spendere 20 miliardi per la TAV e altri 20 per i cacciabombardierei F35 mentre taglia le pensioni di 900 euro, precarizza il lavoro, taglia lo stato sociale e difende i grandi burocrati dello Stato con una pensione annuale di 568.000 euro. 
Non c’è alternativa: o pagano loro o paghiamo tutti noi.
Il corteo di oggi ha raccolto, non solo idealmente, forze diverse fra loro, sindacali, associative, politiche, centri sociali ecc. attorno ad un unico obiettivo. Forse varrebbe la pena di riflettere se questa unità deve proprio fermarsi solo all’imbocco della valle e non può invece produrre qualcosa di più ampio a livello nazionale. La situazione odierna e le settimane che ci aspettano richiedrebbero un simile passo.

vittorio agnoletto





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foto di Uomoinpolvere

5 commenti:

mariateresa ha detto...

Concordo con Agnoletto se riuscirà a dar vita ad un progetto nazionale mi conti pure fra gli aderenti..

Audrey ha detto...

Già che si parli di "progetto" e non di "nomi e poltrone" (come troppo spesso è avvenuto ultimamente a sinistra, anche in quella che amerebbe essere chiamata antagonista) mi pare un elemento positivo.
Direi che ciò che è avvenuto ieri a Torino rischia di essere l'accadimento esemplare di ciò che ci aspetta: repressione poliziesca dura e violenta di Movimenti ed Idee.
Cerchiamo di svegliarci ed organizzarci o sarà troppo tardi

Anonimo ha detto...

La forza della lotta No Tav sta nella capacità di ciascuno di noi e di tutti noi insieme di moltiplicare la sua pratica e declinarla a livello locale, in ogni territorio, contro ogni opera inutile e dannosa e contro ogni decisione imposta con la violenza dello stato. Portare la Valle in città, si diceva in preparazione al corteo No Tav del 18 febbario a Milano. Un po', anche se per ora solo nella risposta alla repressione, forse ci si è riusciti.

Il momento per la Val Susa è cruciale, dopo il cambio di statuto della militarizzazione con la definizione dell'area del non-cantiere come sito di interesse strategico nazionale, e la resistenza sul piano giuridico si fa più difficile e logorante.
Nell'immediato gli occhi vanno tenuti puntati sul probabile tentativo di sgombero della Baita Clarea e di allargamento delle reti nella notte fra lunedì e martedì. Lo splendido e vincente corteo di ieri è servito a rafforzare gli animi in previsione di questa ennesima prova.
A sarà dura!

loris ha detto...

I cialtroni, vigliacchi anonimi che si dilettano nell'insulto rimanendo celati nell'anonimato possono coscienziosamente andare afc!

mr.Hyde ha detto...

Questo movimento è la prova che si può e si deve reagire a questo blocco di spuculatori,tecnocrati. La democrazia è in ostaggio nelle loro mani.

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